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Le nostre soluzioni per l'Ambiente

MONITORAGGIO AMBIENTALE CON DRONE

Con l’avvento dei droni impiegati per usi civili, è cambiato anche il modo di osservare e studiare il territorio, sia naturale che antropizzato.
I droni, velivoli radiocomandati con pilota remoto, offrono infatti una soluzione semplice, ecologica ed economica all’osservazione dall’alto di luoghi non sempre accessibili alle normali riprese aeree.
La Divisione Ambiente LORAN è dotata di un drone octocopter munito di telecamera multi spettrale e camera GoPro, comandato da pilota certificato ENAC.

Ci proponiamo pertanto come partner di enti di ricerca, consorzi di ricerca pubblici e privati, associazioni, per attività di acquisizione immagini e video ad alta risoluzione utili per:
– Monitoraggio ambientale
– Rilievi territoriali con fotocamera spettrografica
– Ricerche di suoli fertili
– Monitoraggio acque: rilievi costieri, fluviali, controllo delle acque reflue
– Controllo di zone a rischio idrogeologico
– Aerofotogrammetrie
– Riproduzioni 3D e Urban Mapping
– Osservazione di edifici e monumenti

Inserendosi in una Associazione Temporanea di Imprese, il gruppo LORAN ha collaborato attivamente al progetto Tiziano, inserito nell’ambito di Programmazione del POR Puglia, misura 1.3 “Interventi per la difesa del suolo”. Il progetto rispondeva all’esigenza ambientale di conoscere lo stato in cui versano le acque del sottosuolo, avendo come obiettivo principale il controllo dello stato quali-quantitativo, della disponibilità e delle modalità di fruizione sostenibile della risorsa idrica sotterranea pugliese. L’universo di indagine era costituito dall’insieme dei dati quali-quantitativi ottenuti automaticamente da 135 pozzi strumentati e da ulteriori circa 300 pozzi non strumenti, attraverso rilievi, campionamenti in situ e analisi di laboratorio.

L’attività di monitoraggio ha previsto anche un rilievo aereo, coadiuvato da una campagna a mare, al fine di evidenziare le modificazioni indotte dalle sorgenti costiere sul regime di deflusso in seguito all’intensa attività di emungimento delle falde per uso irriguo, nonché le modificazioni indotte da eventuali scarichi a mare sulla clorofilla e la torbidità delle acque. Nell’ambito di tale progetto la LORAN ha provveduto alla fornitura e posa in opera delle apparecchiature destinate alla determinazione dei parametri chimico-fisici delle acque e alla manutenzione di tutte le apparecchiature e sensoristica installate sul territorio, nonché alla rilevazione, elaborazione e distribuzione dei dati, avvalendosi della propria organizzazione operante da anni, localmente, per prestazioni similari. Il Progetto Tiziano ha pertanto offerto dati statistici importanti per la conservazione del ‘bene acqua’ e allo stesso tempo, ha potuto rilevare anomalie e situazioni paradossali legati a fenomeni atmosferici e del sottosuolo.

PROGETTO TIZIANO

PROGETTO MONITI

In ambito di ricerca, LORAN è capofila del progetto MONITI (MONItoraggio in continuo delle Tendenze Idrologiche dei parametri di qualità delle acque di falda per scopi agroalimentari), finanziato con il P.O. PUGLIA FESR attraverso il Bando ‘Aiuti a Sostegno dei Partenariati Regionali per l’Innovazione’. Il programma si pone l’obiettivo di costituire una rete innovativa di monitoraggio integrato della qualità delle acque di falda che fornisca i dati utili ad ottimizzare l’utilizzo della risorsa in ambito agroalimentare e tutelarne la conservazione, partendo dal rilevamento in continuo dei parametri chimico-fisici. Gli attuali sistemi di monitoraggio delle acque di falda, che, per mezzo di sonde multiparametriche e termoconduttimetriche, rilevano diversi parametri (temperatura, ossigeno disciolto, pH, conducibilità elettrica) utili a valutare lo stato di inquinamento delle acque, tralasciano tuttavia altri marker di infiltrazioni quali nitrati, cloruri e ammonio, solitamente misurati in laboratorio. Il progetto MONITI, avviato dalla divisione Ambiente LORAN con la collaborazione delle aziende partner, si propone pertanto di innovare i tradizionali sistemi di monitoraggio delle acque sotterranee ingegnerizzando un nuovo sistema che possa misurare in continuo e direttamente in campo anche i suddetti parametri, marker di infiltrazioni causate rispettivamente da errate pratiche agricole, infiltrazioni di acqua marina e di percolato. Il Testo Unico Ambientale, inoltre, non contempla come sostanze nocive alcuni elementi in realtà compromettenti per la qualità delle acque sotterranee (ad es. l’ammoniaca derivata da reflui domestici e industriali); gli stessi che invece saranno misurati dal sistema innovativo progettato dal gruppo LORAN.

La strumentazione risultante dal progetto ha possibilità di affermarsi nel mercato del monitoraggio dei corpi idrici e, con essa, le imprese che introdurranno nel proprio business l’implementazione di tali tecnologie. Il percorso con cui LORAN e i partner del progetto intendono raggiungere tale obiettivo si articola in molteplici attività, che vanno dalla realizzazione della sonda multiparametrica, con cui effettuare il monitoraggio, alla realizzazione del sistema di trasmissione dei dati in continuo e ad un centro di acquisizione ed elaborazione dati. Si prospetta pertanto sotto questo profilo la nascita di figure professionali, tecnici e manager ambientali, che troveranno naturale inserimento negli Enti preposti al controllo e alla gestione dell’ambiente, nelle Aziende del settore e come liberi professionisti indirizzati alla fornitura di servizi di consulenza.

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LORAN si è occupata del servizio di manutenzione, gestione tecnica e validazione dati rilevati dalla rete di monitoraggio meteo-oceanografica e di una stazione di videomonitoraggio per il controllo della linea di riva della Regione Puglia, relativo alla convenzione fra il Dipartimento di Ingegneria delle Acque e Chimica (DIAC) – Laboratorio di Ricerca per la Difesa e Sperimentazione delle Coste (LIC) del Politecnico di Bari e l’Autorità di Bacino della Regione Puglia (AdBP), nell’ambito del progetto di “Prosecuzione delle attività di gestione della Rete di Monitoraggio Meteomarino e del SIMOC”, avviato con fondi POR Puglia, Mis.1.3 Az. 2.

MONITORAGGIO LINEA DI RIVA REGIONE PUGLIA

CONTROLLO DELLE COSTE PUGLIA-ALBANIA PROGETTO SENSICOST

La divisione Ambiente della LORAN si è occupata del monitoraggio dati attraverso una rete di boe ondametriche fra la Puglia e l’Albania per il controllo strumentale di ambienti costieri per mezzo di rilevamento dei parametri meteo-marini e chimico-fisici. L’intervento rientrava nei progetti Interreg Puglia-Albania, al fine di rafforzare la cooperazione fra le due sponde dell’Adriatico, dalle caratteristiche morfologiche simili e aventi le stesse criticità. In Puglia, infatti, si riscontrano zone con arretramento delle spiagge sabbio-ghiaiose e rapida evoluzione delle falesie delle coste rocciose, dovuto sia all’erosione naturale sia a pressioni antropiche.

In Albania si può parlare di profondi mutamenti dovuti all’apporto di sedimenti lasciati dai vari corsi d’acqua (“infangamento” dei fondali) e che hanno modificato la linea di costa e impoverito la biodiversità delle specie marine. Lo studio ha interessato anche la qualità delle acque marine e in particolare lo stato trofico delle acque, mediante l’indicatore TRI, che in tutti gli 865km di costa pugliese ha registrato un valore medio tra i più bassi d’Italia. Riassumendo, per un corretto monitoraggio delle coste sono state compiute analisi meteomarine sulle onde (altezza, periodo, velocità) per mezzo di boe ondametriche, e analisi chimico-fisiche mediante indicatore TRIX che misura ossigeno disciolto, clorofilla, azoto e fosforo, per rilevare condizioni trofiche delle acque marine e fenomeni di eutrofizzazione. I dati così ottenuti sono stati utili per la progettazione di interventi mirati alla salvaguardia delle coste.

Altro importante contributo dato dalla LORAN in ambito di informatica applicata all’ambiente si è avuto con il progetto Tele.Sicur.Tras (Telecontrollo per la Sicurezza dei Trasporti pericolosi sul territorio regionale). Il progetto, rivolto ad un settore finora privo di un apporto tecnologico adeguato, ha visto la nostra partecipazione per la sperimentazione, la gestione della documentazione e la generazione dei protocolli di utilizzo, aprendo in futuro opportunità importanti per lo start-up di nuove iniziative imprenditoriali.

TELE.SICUR.TRAS

Un’ ulteriore attività in ambito ambientale si è espressa attraverso Idromonitor, applicazione web per il monitoraggio ambientale. Nato in supporto alla Protezione Civile per fornire un valido mezzo di controllo e di supervisione dei valori provenienti da centinaia di sonde dislocate sul territorio, il portale permette di interrogare le stazioni di rilevamento, evidenziando una serie di dati provenienti dalle sonde in tempo reale.

In partnership con CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) e GeoMib il nostro gruppo ha collaborato all’acquisizione ed elaborazione di dati geofisici Multibeam dell’area Portuale di Molfetta (Bari), nell’ambito delle applicazioni delle metodologie di indagine geofisica indiretta al fine di valutare lo stato attuale dei pontili.

Le indagini geofisiche strumentali sono associate e supportate da riprese video e prospezioni visive eseguite da sommozzatori.

L’elaborazione dei dati acquisiti ha portato alla mappa batimetrica dei fondali, alla mappa morfologica dei fondali con shaded relief e con DTM a colori, ed una vista prospettica dei paramenti di banchina e dei pali.

Il rilievo geofisico ha interessato il settore orientale del porto di Molfetta, dal Pontile ex CIMET a fronte del Cantiere Navale, alla Lanterna del Molo Foraneo all’imboccatura del Porto. In alcuni punti, la configurazione adottata per il sistema di acquisizione (flangia ruotata di 30°) ha consentito il rilevo della banchina nonostante la presenza di imbarcazioni (Es. Molo S.Michele); il rilievo dei settori mancanti è stato completato da prospezioni video e visive dirette realizzate da sub professionista.

Riguardo le metodologie di indagine, l’acquisizione di dati morfobatimetrici è stato realizzata tramite un Ecoscandaglio Multibeam (Reson Seabat 8125); la georferenziazione e corretto posizionamento delle informazioni registrate è stata ottenuta dall’interfaccia del sistema di navigazione con un sistema GPS, mentre il Sensore di Moto con girobussola integrata ha permesso la compensazione e correzione delle oscillazioni connesse al moto ondoso. La correzione del segnale acustico nella colonna d’acqua e in entrata nel software di acquisizione è stata realizzata da Profilatori di Velocità del Suono (SVP).

Il Multibeam impiegato per lo studio, evoluzione dell’ecoscandaglio a fascio singolo, produce l’emissione simultanea di più fasci acustici, che, riflessi dal fondale, restituiscono informazioni sulla batimetria attraverso la conversione in distanza del tempo intercorso tra emissione e registrazione.

Per il rilievo ottimale delle banchine e dei pontili in esame, la flangia sul quale si innesta la testata del Multibeam, perpendicolare al palo di sostegno nella configurazione standard, è stata sostituita con una flangia saldata ad uno snodo inclinato a 30°, ampliando lateralmente il cono di acquisizione da 60° a 90° (Limite orizzontale). Alla testata del sistema Multibeam è stata accoppiata una sonda SVP (Sound Velocity Profiler) per la correzione del dato in ingresso, cui è stata associata una valutazione puntuale del profilo di velocità nel settore di indagine tramite la messa a mare di un’altra SVP (SVP15), il cui profilo è stato poi inserito nel sistema di navigazione per consentire la correzione del dato lungo tutta la colonna d’acqua.

Il sistema di acquisizione Multibeam è stato istallato a prua, sfruttando un sistema di sostegni che minimizza le oscillazioni, precedentemente costruito ad hoc per l’imbarcazione utilizzata.

I dati acquisiti I dati acquisiti tramite sistema Multibeam sono stati editati in laboratorio attraverso il modulo di Calibrazione e Processing del PDS2000. Sono stati dunque estrapolati dei GRID in formato ASCII, contenenti informazioni di tipo XYZ, utilizzate per la creazione di Modelli Digitali del Terreno (DTM) e della cartografia corrispondente. Nel dettaglio, sono stati creati GRID con maglia 0.5 e 0.2m ai fini di una valutazione più dettagliata dei dettagli acquisiti.

Infine è stata prodotta cartografia tematica, da cui è possibile osservare alcune peculiarità del fondo dell’area interessata, come ad esempio casi di cosiddetto sgottamento ed arretramento.

MONITORAGGIO AREA PORTUALE DI MOLFETTA (BA)