Quando in Italia si parla di formazione finanziata, il riferimento normativo principale è la Legge 23 dicembre 2000, n. 388 – “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)”, che ha introdotto i Fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua, per ognuno dei settori economici: industria, agricoltura, terziario e artigianato.
I percorsi di formazione finanziati rispondono a specifiche carenze ed esigenze dell’azienda. Il primo passaggio consiste nel mappare i fabbisogni, capire quali obiettivi si vogliono raggiungere e su quali ambiti concentrarsi.
Bisogna chiedersi:
- quali dipendenti posso coinvolgere?
- a che livello?
- su quali competenze puntare?
- su quali aree di miglioramento intervenire?